«Ero convinto, e lo sono tuttora, che nell’alternarsi di silenzi e parole risieda, se esiste, il segreto dell’opera di Jaeggy».

Una consunzione infinita

Codice ISBN 978-88-99028-87-9
Uscita: 15 novembre 2024
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Talvolta il modo migliore di nascondere qualcosa è metterlo in bella vista, sotto gli occhi di tutti, e Fleur Jaeggy nella sua scrittura fa proprio questo. Attraverso la perfezione stilistica che ne caratterizza l’opera, seduce il lettore e lo porta con sé nelle profondità più oscure della vita umana. In questo saggio critico Matteo Moca prova a esplorarle, queste profondità, rintracciando i maggiori riferimenti letterari della scrittrice svizzera Fleur Jaeggy e i frammenti di autobiografia disseminati nelle sue storie, dall’infanzia passata in collegio fino all’amicizia con Ingeborg Bachmann, profondissima e determinante nella sua vita e nella sua scrittura, che in Jaeggy si mescolano fino a rendersi indistinguibili l’una dall’altra.
n. 48 - 176 pagine arabe intonse, dimensioni a libello chiuso 12X19, interno stampato su carta Fabriano Palatina, copertina a colori stampata su carta Fedrigoni Acquerello Avorio.

Editing: Achim Noffke
Redazione: Daria De Pascale
Copertina: Maurizio Ceccato - Ifix ©

Matteo Moca è nato a Popoli nel 1990. Ha studiato italianistica a Bologna e a Parigi e fa l’insegnante in provincia di Pistoia. Ha scritto il saggio Un’esigenza di realtà. Anna Maria Ortese e la dipendenza dal fantastico (LiberAria 2022) e si è occupato di Tommaso Landolfi, Georges Perec, Alberto Savinio e Antonio Delfini, e della convergenza tra letteratura, psicoanalisi e arti figurative. Collabora con «Domani», «Il Foglio», «Il Tascabile» e «Blow Up».