Dopo il felice esordio con Perché non sono un sasso, finalista alla XXVII edizione del Premio Calvino, Gianni Agostinelli torna con un nuovo romanzo.

Resti

Codice ISBN 978-88-99028-52-7
Uscita: ottobre 2020
18€
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Leo, Massimo e Alceste crescono insieme in un piccolo paese della campagna umbra, con le sue strade sterrate e i campi coltivati. Ma dietro questo sfondo da cartolina, tanto caro ai turisti stranieri e ai villeggianti del fine settimana, si nasconde in realtà quel grigiore esistenziale proprio delle vite di provincia, che nel corso degli anni finirà per segnare profondamente i tre protagonisti. Tra dolore e sopraffazione, speranze frustrate e invidie mai sopite, i loro destini si incroce-ranno per caso un’ultima volta, dopo una notte di violenze in un ex agriturismo, divenuto centro di accoglienza per immigrati. Resti è un romanzo cupo e spietato, che procede per sottrazione e punta dritto al midollo dell’animo umano.


Massimo piscia sulla brace consumata. È molto agitato, alza la voce, ce l’ha con tutti anche se non c’è più nessuno. Ha bevuto fino a vomitare e non si è mai fermato. La brace, la luna e un paio di luci fioche illuminano quel che resta della festa. Lungo la strada gli ultimi invitati sfilano via come in processione. Un’auto si ferma per lasciar attraversare il padre di Massimo e alza un po’ di polvere che brilla davanti ai fanali. L’uomo è stato il primo ad andarsene e l’ultimo a tornare. Non ha salutato i consuoceri né tantomeno gli altri ospiti: ha trascorso la serata vicino al recinto delle galline e alle gabbie dei conigli, seduto su una vecchia sedia.
n. 4 - 208 pagine arabe intonse, dimensioni a libello chiuso 12X19, interno stampato su carta Burgo Musa, copertina a colori stampata su carta Fabriano Fabria Brizzato.

Copertina: Maurizio Ceccato - Ifix ©
Redazione e Impaginazione: Studio editoriale 42Linee
Editing: Dario De Cristofaro
Gianni Agostinelli è nato a Panicale nel 1978. È autore di racconti pubblicati su riviste e antologie. Il suo primo romanzo Perché non sono un sasso (Del Vecchio, 2015) è stato finalista della XXVII edizione del Premio Calvino.