«Sono pagine di rara potenza, un pugno allo stomaco a chi legge e insieme dimostrazione sul campo di quel potere della parola che è il tema profondo del testo».- Premio Italo Calvino
Lingua madre
Vincitrice della XXXIII edizione del Premio Italo Calvino
Vincitrice della XL edizione del Premio Comisso – Rotary Club Treviso under 35
Vincitrice della XLVIII edizione del Premio Internazionale Flaiano BPER Banca under35
Vincitrice della I edizione del Premio Letterario Città di Girifalco
Vincitrice della VI edizione del Premio Fondazione Megamark
Codice ISBN 978-88-99028-55-8
Uscita: 18 marzo 2021
17€
- DESCRIZIONE
- INFORMAZIONI
- AUTORE
- RASSEGNA
Paolo Prescher odia le «parole sporche», quelle parole che secondo lui non dicono ciò che dovrebbero dire, e le persone ipocrite che le pronunciano. Per questo odia la città in cui è nato, Bolzano, con la sua retorica sul bilinguismo e l’apparente armonia identitaria. Da qui l’idea di abbandonare l’italiano, il desiderio di parlare una lingua incontaminata e la fuga a Berlino, dove incontra Mira, l’unica che riesce finalmente a pulirgli le parole, tanto che persino tornare a casa gli appare possibile. Si consuma così un’ossessione in tre atti, in cui Maddalena Fingerle riflette sul valore delle parole e sul loro potere e, attraverso uno stile fulmineo e raffinato, rivela il senso più profondo del linguaggio.
Fremdschämen è una parola che non c’è in italiano, ma con cui riesco a capire tanto di quello che provo per mia madre: significa vergognarsi per qualcun altro. E poi c’è anche la Schadenfreude, che mi fa pensare a mia sorella, che è felice quando agli altri succedono cose brutte. In italiano si traduce con stronza. La mia parola preferita, al momento ancora pulita, è Sollbruchstelle. Indica un punto di rottura prestabilito che può essere quello delle tavolette di cioccolata e per me significa confine.
Fremdschämen è una parola che non c’è in italiano, ma con cui riesco a capire tanto di quello che provo per mia madre: significa vergognarsi per qualcun altro. E poi c’è anche la Schadenfreude, che mi fa pensare a mia sorella, che è felice quando agli altri succedono cose brutte. In italiano si traduce con stronza. La mia parola preferita, al momento ancora pulita, è Sollbruchstelle. Indica un punto di rottura prestabilito che può essere quello delle tavolette di cioccolata e per me significa confine.
n. 6 - 200 pagine arabe intonse,
dimensioni a libello chiuso 12X19, interno stampato su carta Burgo Musa, copertina a colori stampata su carta Fabriano Fabria Brizzato.
Copertina: Maurizio Ceccato - Ifix ©
Redazione e Impaginazione: Studio editoriale 42Linee
Copertina: Maurizio Ceccato - Ifix ©
Redazione e Impaginazione: Studio editoriale 42Linee
Maddalena Fingerle è nata a Bolzano nel 1993. Alcuni suoi racconti sono usciti su «Nazione Indiana», «CrapulaClub» e «Narrandom». Lingua madre ha vinto la XXXIII edizione del Premio Italo Calvino.
www.maddalena-fingerle.com
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